NUOVE GENERAZIONI

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NUOVE GENERAZIONI

Cara Dott.ssa, seguo con interesse la sua rubrica e pertanto  le chiedo se può rispondere a quanto le scrivo. Qualche giorno fa, mentre rientravo a casa dal lavoro, ho notato davanti alla palazzina dove abito due ragazzi molto giovani che, incuranti dei passanti, si scambiavano effusioni al limite della decenza. Preciso che sono un uomo molto aperto e certamente non bacchettone però, vedendo un simile spettacolo, inscenato da due ragazzini dell’età dei miei figlioli, mi ha profondamente turbato. Capisco che i tempi non sono più quelli d’una volta e questi “spettacoli” sono ormai all’ordine del giorno ma non crede che la colpa sia anche di noi genitori che, ormai presi da una vita sempre più frenetica, non controlliamo più i nostri ragazzi? Dopo quello che ho visto, mi creda, sono molto preoccupato anche per i miei figli e di quello che potrebbero fare a mia insaputa. Mi può dare qualche suggerimento?
La ringrazio vivamente. A. V. (Un padre preoccupato)

Gentile lettore,
La ringrazio per la Sua attenzione riguardo la mia rubrica di psicologia. Sicuramente le nuove generazioni a cui si riferisce hanno modalità di comportamento molto diverse rispetto ad alcuni anni fa. La società e la famiglia stessa hanno attraversato notevoli cambiamenti e rivoluzioni. E’ naturale che i ragazzi agiscano quindi diversamente. Capisco il Suo turbamento, in quanto genitore nasce la preoccupazione che dei comportamenti ritenuti sbagliati possano essere adottati anche dai propri figli: è un timore legittimo. Inoltre, genitore o non, è sempre complesso e difficile comprendere le nuove generazioni, è naturale rimanere quanto meno spiazzati. Riguardo la giovane età a cui fa riferimento, purtroppo molte esperienze vengono vissute con poca maturità. La “vita sempre più frenetica” non aiuta i ragazzi ne tantomeno gli adulti. Cosa possono fare i genitori? I ragazzi hanno assoluto bisogno di esempi positivi, di modelli di riferimento sicuri a cui chiedere ascolto e sostegno. Mamma e papà dovrebbero essere appunto queste basi sicure, da cui partire per poi differenziarsi e crescere a propria volta. I genitori, è fondamentale, devono avere fiducia verso il proprio figlio e trasmettergli tale sentimento. E’ sempre più difficile “controllare” i ragazzi, oltre che non funzionale: controllare in senso stretto può rivelarsi controproducente, proprio perché innesca una relazione di non-fiducia che porterà inevitabilmente il ragazzo a nascondere le cose. Il genitore allora deve supervisionare i comportamenti del figlio, osservarlo per cogliere eventuali difficoltà e aiutarlo se necessario: ciò necessita chiaramente di presenza, cioè un tempo di qualità e condivisione. Se Lei è accanto ai suoi figli e cerca di mantenere un dialogo sempre aperto con loro, nonostante le inevitabili difficoltà che possono sopraggiungere, allora avrà posto le basi per una buona relazione di fiducia. E’ da qui che i Suoi figli partiranno: potranno quindi confidarsi con Lei quando necessario senza bisogno di agire a Sua insaputa.

Dott.ssa Nicoletta Agozzino
Psicologa Psicoterapeuta
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