Gent.ma Dott.ssa, mi chiamo E. e vorrei sentire un suo parere su di una vicenda capitatami un paio di mesi fa e per la quale ancora tremo al solo pensiero. Come al solito ogni mattina alle 07.50 porto mio figlio alla scuola materna e poi vado a lavoro. Quel giorno, arrivata davanti all’ufficio, mentre chiudo la portiera della macchina vedo il mio figlioletto sul seggiolino e mi sono sentita gelare il sangue. Questo perché credevo di averlo lasciato, come sempre, a scuola. Sono sicurissima che a scuola ci sono andata e ricordo di aver aperto il finestrino per salutare una mia cara amica che anche lei aveva lasciato il suo figlio alla stessa scuola. Ho subito pensato alle tragedie analoghe, sentite in Tv, di genitori che hanno dimenticato i figli in auto. Da quel giorno mi si è messa un ansia tremenda e ora per ogni piccola cosa controllo e ricontrollo se ho chiuso il gas, se ho chiuso la porta di casa, se ho messo tutto in borsa, insomma sono improvvisamente diventata apprensiva. Le chiedo: Ci vorrà tempo per superare quest’ansia che mi attanaglia? La saluto e la ringrazio.
Gentile E. , comprendo la sua preoccupazione e ha fatto bene a comunicarla. Il ruolo di mamma, ai nostri giorni, è davvero complesso. Bisogna assolvere a mille doveri ed impegni e, molto spesso, si ha poco aiuto o supporto. Le donne sono davvero cariche di molte responsabilità, il cui compito di mamma è solo uno (certamente tra i più importanti) fra i tanti. Stress e ritmi vorticosi fanno poi il resto. Non sono quindi certamente la leggerezza o l’incoscienza a portare a quei terribili fatti di cronaca che purtroppo capita di leggere. Semmai il contrario: la numerosità degli impegni giornalieri da assolvere uno dietro l’altro senza sosta. E’ importantissimo innanzitutto avere un aiuto valido e concreto nella condivisione delle responsabilità: nonni, babysitter, marito, reti di supporto. Ogni genitore amorevole fa del suo meglio per non far mancare nulla al proprio figlio, sia in termini di affetto che materiali. Anche Lei Emanuela cerca di svolgere il proprio ruolo di mamma con tutto l’amore e l’impegno possibile. Sono fatti questi, non certo dettati da mancanza di amore o dedizione verso il proprio piccolo. Si tratta invece di “black out” momentanei di attenzione, a cui certamente bisogna prestare la massima attenzione; proprio ultimamente infatti si sta parlando di utilizzare degli appositi dispositivi elettronici sul seggiolino che con avviso sonoro avvertirebbero il genitore della presenza del piccolo in auto. Ogni genitore ha l’importante compito di provvedere al benessere del proprio figlio, e per farlo utilizza tutte le risorse disponibili. Gentile Emanuela stia tranquilla, questo è il compito che Lei svolge con amore ogni giorno. Chieda tutto il supporto necessario quando possibile e abbia fiducia del suo ruolo di mamma , gradualmente l’ansia inizierà a diminuire.
Dott.ssa Nicoletta Agozzino
Psicologa Psicoterapeuta
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