CONFLITTI TRA FRATELLI

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CONFLITTO TRA FRATELLI

Gent.ma Dott.ssa, mi chiamo C. ho 17 anni e abito con la mia famiglia, composta dai miei genitori e da una sorella più piccola di 13 anni. Mio padre è un funzionario della pubblica amministrazione e mia madre (ex impiegata) ora sta a casa a tempo pieno. Tutto sommato la mia è una famiglia tranquilla, dove, giorno dopo giorno, si affrontano i vari problemi della quotidianità. Ma veniamo al tema della mia questione. A scuola sono sempre andato più che discretamente, insomma me la sono cavata sempre con piena sufficienza, diciamo da quasi “sette più” e il prossimo anno, se tutto va bene, dovrei diplomarmi, per poi continuare gli studi universitari, ramo scientifico. Mia sorella Simona, invece, dovrebbe iniziare le superiori e contrariamente a me, fatica, non poco, per prendere il classico sei; ma non per incapacità mentale ma per negligenza e poco voglia di studiare. Purtroppo i miei genitori invece di stimolarla, il più delle volte la compatiscono dicendo che il tutto e causato dallo sviluppo; invece a me non me l’hanno mai perdonata, ricordo ancora le punizioni che mi sono beccato per questo motivo. Inoltre, se sarà promossa, le hanno già promesso il motorino, mio sogno mai realizzato! Insomma, come si dice, è la cocca di casa e tutto le viene perdonato; ho provato anche a farglielo notare ma senza esito, sempre le solite scuse Questa situazione mi sta destabilizzando non poco e francamente mi comincio a domandare: “Che cosa ho di sbagliato?”. Le chiedo: “E’ mai possibile che entrambi i genitori parteggiano per un solo figlio?”.Per precisare le dico che sono un ragazzo normalissimo, ho amici ed amiche che mi vogliono bene, ma in famiglia, purtroppo, è diverso. Spero che almeno lei mi possa dare qualche consiglio…
La ringrazio e la saluto
C. C.

Gentile C. , hai fatto bene a scrivere delle tue perplessità. Molto spesso il rapporto fra fratelli e genitori può diventare una causa di forte incomprensione e malessere. In questo caso sarebbe davvero un peccato, visto che descrivi la tua famiglia come “tranquilla” e pronta ad affrontare i vari problemi della quotidianità. Sicuramente sei un ragazzo responsabile e giudizioso, ti impegni nel tuo lavoro scolastico riuscendo a trovare gli stimoli adatti per riuscire bene. Le “punizioni” dei tuoi genitori, sebbene non gradite, hanno avuto una funzione utile. Quale? Quella di porre delle regole, che all’interno di una famiglia diventano indispensabili perché offrono comunque un contenimento. Dici che i tuoi genitori invece di stimolare tua sorella, al contrario “la compatiscono”. Come mai? Ti sei chiesto perché? Se a te “non l’hanno mai perdonata” è forse perché hanno un’immagine diversa: forse ti credono più forte, o più capace ad affrontare le difficoltà. I genitori infatti hanno opinioni differenti sui vari figli, ed è in base a tale credenze che si rapportano con loro. Come vedono te? Come vedono tua sorella? Parlane con loro con tranquillità. Comunica ai tuoi che non riesci a comprendere il loro atteggiamento, ma che anzi lo vivi con un senso di profonda ingiustizia che ti causa malessere. I tuoi provvederanno diversamente, ponendo più attenzione a questo aspetto. Descrivi tua sorella come “la cocca di casa”, proprio perché percepisci una differenza di trattamento molto netta. Sei il primogenito e tieni conto anche che, solitamente, i genitori possono avere atteggiamenti più rigidi con il primo figlio proprio perché anche loro stanno imparando a definire il ruolo di educatori. Non hai nulla di sbagliato, stai tranquillo. I tuoi genitori ti amano completamente. Se pensi sia utile fai leggere loro questa rubrica, potrà essere uno spunto per riflettere insieme.
Cari saluti