IL GIOCO DEL BAMBINO

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IL GIOCO DEL BAMBINO

Gentile dottoressa, sino alla metà di luglio sono stata a mare con mio figlio di 2 anni e mezzo e mentre giocava felice e beato con l’acqua e si impiastricciava di sabbia fino all’inverosimile, stavo quasi per arrabbiarmi anche perchè, nonostante i miei richiami, non la voleva smettere. Poi  mi sono ricordata che mio padre diceva sempre: “I bimbi sono felici solo se giocano con l’acqua e con la terra”. Vedendo mio figlio così imbrattato e felice ho pensato: non sarà che il richiamo di questi due elementi della natura è qualcosa di insito in noi?  Io, ad esempio, quando curo il mio giardinetto raramente uso i guanti ma preferisco lavorare la terra con le mani nude e credo di non essere la sola. Che ne pensa? La ringrazio se vorrà rispondermi e la saluto. A. F.

Gentilissima A. ,
ha sicuramente osservato bene: Suo figlio era felice e beato mentre giocava con l’acqua e la sabbia. I bambini hanno bisogno di “impiastricciare” con terriccio, sabbia, sassolini, conchiglie… La loro manualità diventa più fine, attraverso il tatto conoscono i tanti oggetti che li circondano e il loro sviluppo cognitivo ne è sicuramente arricchito. Aveva ragione Suo padre, segua il Suo consiglio. E’ importante che i bambini almeno durante l’estate possano sperimentare più efficacemente la loro manualità e il loro spirito creativo, a volte si tratta di una delle poche occasioni in cui possono farlo. Soprattutto i bambini che vivono in appartamenti, per ovvi motivi di spazio e organizzazione, hanno poche possibilità di sperimentarsi in tal senso. Certamente asili nido e scuole materne offrono utili occasioni, ma quasi sempre in spazi assai strutturati e finalizzati ad un risultato finale: il lavoretto per papà e mamma, il regalino di Natale ecc. Al mare, al parco invece lo spazio del bambino diventa maggiormente libero e può sperimentarsi in modo più spontaneo e naturale seguendo le proprie inclinazioni e i desideri del momento. L’attività è così coinvolgente per il bimbo che diventa davvero difficile convincerlo a smettere. Potete insieme concordare e ribadire con dolcezza che, se smetterà di giocare quando il papà o la mamma lo chiameranno, potrà sicuramente farlo di nuovo il giorno seguente. Anche gli adulti possono trarre beneficio dal contatto con materiali da lavorare manualmente: terriccio, sabbia, argilla… Molte persone dedite come Lei al giardinaggio, traggono infatti da questa attività notevole soddisfazione e una piacevole sensazione di benessere che può migliorare anche l’umore. Continui quindi a far giocare Suo figlio con acqua, sabbia e terriccio. Un bambino felice è anche un bambino più obbediente e sereno. Buona estate.     

Dott.ssa Nicoletta Agozzino
Psicologa Psicoterapeuta
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