REGOLE A SCUOLA

Regole scuola Psicologa Psicologia Roma
REGOLE A SCUOLA

Gentile dottoressa,
non ho avuto modo di approfondire però mi pare di aver sentito dire che a scuola sono state abolite alcune punizioni come le note e le sospensioni. Non pare anche a lei che si stia esagerando con il proteggere il minore da qualunque contrarietà? Non discuto l’amore per loro che deve essere totale ma ci vuole anche un po’ di fermezza per aiutarli a rendersi conto dei loro errori e per abituarli a reagire alle sconfitte che purtroppo nella vita capiteranno in abbondanza. Oggi, francamente, vedo un lassismo totale e poco rispetto per gli insegnati. Lei che ne pensa? Può dare qualche consiglio anche ai genitori? 
La ringrazio e saluto con stima, L. N.

Gentile L. , sono molto d’accordo con Lei. Le sue perplessità sono assolutamente legittime, denotano una particolare attenzione al problema e un interesse sincero  e amorevole verso l’educazione dei piccoli.

Come però Lei stesso afferma, è importante approfondire in cosa consista esattamente questa abolizione di note e punizioni nella scuola primaria. Si tratta dell’abrogazione di un Regio decreto del 1928 che prevedeva sanzioni  disciplinari come appunto note sul registro, ammonizioni, sospensioni, espulsioni. L’obiettivo attuale è quello di indirizzare le istituzioni scolastiche verso l’attuazione di un Patto di Corresponsabilità con le famiglie, affinchè tali sanzioni disciplinari non siano abolite ma bensì concordate con i genitori che si impegnano poi a rispettarle. Ovvero l’educazione dei piccoli deve fondarsi sempre di più su una stretta alleanza e collaborazione con le famiglie: presupposto fondamentale per garantire una reale efficacia.

Insomma l’intento, almeno teorico, è positivo. Non sempre però di facile attuazione. Non tutte le famiglie sono collaborative, presenti , accorte. In questi casi la scuola, come spesso succede, è impotente e il bambino purtroppo ne paga le spese manifestando comportamenti problematici  oppure non raggiungendo un livello di apprendimento adeguato.

La scuola certamente non deve educare attraverso sanzioni o punizioni perché anacronistico e soprattutto inefficace, ma deve assolutamente prevedere delle regole chiare e precise entro le quali i bambini possono muoversi: regole che offrono sicurezza e contenimento. Il mancato rispetto di tali regole è importante che abbia delle conseguenze tangibili, misurate e adeguate alla mancanza: si impara dagli errori e si attua un cambiamento. Questo è importantissimo.

La sospensione o addirittura l’espulsione dalla scuola non sono mai auspicabili, soprattutto in questa fascia di età in cui gli insegnanti e le famiglie dovrebbero sempre trovare strade alternative magari anche con l’aiuto di specialisti come gli psicologi.

Una scuola efficace collabora con i genitori, ma fornisce allo stesso tempo regole molto chiare che le famiglie si impegnano a rispettare. Senza un Patto di Corresponsabilità, qualsiasi intervento educativo è destinato al fallimento come sanno bene molti insegnanti.  I genitori, d’altra parte, è importante che restituiscano fiducia e rispetto verso il corpo docente che ogni giorno si occupa con dedizione della crescita dei loro figli; ognuno con il proprio ruolo, non sovrapponibile, ma complementare quindi garanzia di un benessere completo dei bambini.

Dott.ssa Nicoletta Agozzino
Psicologa Psicoterapeuta
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